Il debito pubblico italiano continua a salire, arrivando ad aumentare di quasi 4 miliardi rispetto al mese precedente.
Bankitalia, nel suo report mensile sull’andamento dei conti della pubblica amministrazione, ha annunciato che il debito delle Pubbliche Amministrazioni a settembre è aumentato di 3,8 miliardi rispetto al mese precedente, Ad agosto invece il saldo contabile della PA era sceso fino a 2.840,7 miliardi, contrariamente rispetto a quanto successo a giugno e luglio, mesi in cui era arrivato a 2.858,7 miliardi.
Le entrate tributarie dei primi 9 mesi
Nel mese di settembre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono aumentate del 5,7% rispetto allo stesso mese del 2022, arrivando a 35,4 miliardi. Complessivamente nei primi 9 mesi dell’anno le entrate tributarie sono state pari a 387,9 miliardi, registrando un aumento del 6,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il debito delle Pubbliche Amministrazioni
Il debito delle Pubbliche Amministrazioni centrali è cresciuto di 3,7 miliardi mentre quello delle amministrazioni locali è aumentato di 100 milioni. Per quanto riguarda gli enti di previdenza, il loro debito è rimasto inalterato, intorno ai 7,7 miliardi.
Rispetto al mese precedente, a settembre è diminuita dal 25,1% al 25% la quantità di debito pubblico posseduta da Banca d’Italia. I residenti, ovvero le imprese e le famiglie non finanziarie, detengono invece il 12,4% del debito e i non residenti il 26,9%.
Le previsioni della Commissione Europea
Secondo la Commissione Europea il rapporto tra debito pubblico e Pil dell’Italia tornerà a salire, anche se lentamente, durante il prossimo anno e anche nel corso del 2025. In particolare secondo le previsioni l’economia italiana dovrebbe crescere dello 0,7% nel 2023 e dello 0.9% nel 2024. Invece nel 2025 la crescita attesa è dell’1,2%.